L’Harmony test è un’alternativa sicura e affidabile per evitare l’amniocentesi e i suoi rischi. Uno screening prenatale completo che per mette di scoprire il sesso del bambino ma soprattutto di valutare l’eventuale rischio di trisomie: sindrome di Down, sindrome di Edwards e sindrome di Patau. Basta un semplice prelievo del sangue. Ma come funziona? Quando va fatto? Quali sono i vantaggi e gli eventuali svantaggi? Lo staff dello studio ginecologico Remedica ha preparato un breve vademecum con tutte le informazioni necessarie, chiare e sintetiche risposte alle domande più frequenti.
Cos’è e come funziona l’Harmony Test (o amniocentesi alternativa)?
Come abbiamo già detto, l’Harmony Test è un test che rappresenta una validissima alternativa all’amniocentesi, assolutamente non invasivo. Permette di identificare il sesso del nascituro e di capire se il feto è affetto da una forma di trisomia, come la sindrome di Down, quella di Edwards o quella di Patau. Non valuta, invece, il rischio di mosaicismo, trisomie parziali o traslocazioni. Per effettuarla basta un semplice prelievo del sangue materno.
Lo screening si basa sul principio scientifico per cui, durante la gravidanza, all’interno del sangue materno sono presenti tracce di DNA del bambino. Una volta effettuato il prelievo, quindi, questo DNA viene identificato, distinto da quello della mamma e analizzato. In particolare, vengono isolati e studiati i cromosomi 13, 18 e 21, e X e Y.
Quando può essere fatto l’Harmony Test?
L’Harmony Test può essere effettuato a partire dalla 10° settimana di gravidanza e poi fino alla fine della gestazione.
Chi può fare l’Harmony Test?
Tutte le donne, sia in caso di gravidanza spontanea che da fecondazione assistita. L’unico limite tecnico riguarda la gravidanza gemellare, per la quale l’esame ha un efficacia solo parziale, perché può essere applicato solo ai cromosomi 13, 18 e 21 e non ai cromosomi X e Y.
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Dove fare l’Harmony Test?
Lo studio ginecologico Remedica, a Roma (quartiere Vigna Clara), offre alle proprie pazienti la possibilità di effettuare l’ Harmony Test. Il prelievo del sangue avviene direttamente presso lo studio. L’analisi del campione, invece, è affidato al Gruppo Genoma, una struttura altamente qualificata in materia di analisi del DNA.
Quanto costa l’Harmony Test?
Il costo dell’Harmony Test è piuttosto variabile, a seconda della struttura a cui ci si rivolge. Può andare da un prezzo minimo di 400 euro fino ad un massimo di 1500 euro.
Vantaggi e svantaggi dell’ Harmony test
I vantaggi dell’ Harmony Test possono essere compresi al meglio se lo si paragona all’amniocentesi, alla villocentesi e agli altri esami analoghi, in termini di attendibilità dei risultati e di rischi per la mamma e per il bambino. Nel confronto con l’amniocentesi, il pregio indiscutibile di questo screening è il carattere assolutamente non invasivo. E’ un semplice prelievo di sangue, laddove invece l’amniocentesi (o villo centesi) comporta rischi per il feto e per la mamma, fino addirittura al pericolo di aborto (0,5-1% dei casi). D’altra parte, la precisione dei risultati è quasi la stessa, soprattutto per la trisomia 21 (99%). Leggermente più bassa, invece, l’attendibilità per le altre due sindromi: 98% per la trisomia 18 e 80% per la trisomia 13. I falsi positivi sono sempre sotto la soglia dello 0,1%.
Anche rispetto agli altri test, i vantaggi sono evidenti. A parità di accuratezza diagnostica, i costi sono inferiori. A parità di costo, la precisione è molo maggiore. Basti pensare che il test di screening del 1° trimestre di gravidanza può avere fino al 5% di falsi positivi e fino al 30% di falsi negativi.